L'Aleatico, vitigno di origini antichissime, venne portato in italia dalla Grecia diffondendosi prima in Puglia e successivamente in poche altre piccole località dell'italia. Nel Lazio, in particolare in una ristretta zona che si affaccia sulla costa nord-orientale del lago di Bolsena, il vitigno incontrò ottimali di sviluppo, trovando una ideale e ottimale rispondenza con i terreni e le condizioni microclimatiche.

Proprio da quest'uva si ottiene l'unico vino liquoroso della regione che viene che viene prodotto in una circoscritta area limitata ai comuni di Gradoli, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo e Latera.

Il Grappolo si presenta piccolo con acini di colore vermiglio e buccia trasparente molto ricca di pruina che gli conferisce un aspetto nero opaco.

Il disciplinare di produzione impone una resa massimo per ettaro di 90 quintali e una resa massima in vino del 70%.